Caro Goffredo,

mi ha fatto piacere di vedere, quasi nella sua piena stesura, la tua opera dopo tanti anni.

E ricordo quando tu eri mio allievo all'Accademia, mi annunci una tua mostra personale e questa notizia mi riempie di gioia ben sapendo la validità della tua fatica e la tua estrema modestia -direi timidezza- che va a scapito di quel giusto riconoscimento e di un'affermazione di cui hai pienamente diritto.

Posso dire che hai realizzato te stesso anche nella tua opera e, penso che questo sia il merito più grande per un artista.

Sono certo che la tua sarà una mostra veramente organica. Le tue opere sono delicate -direi trasparenti- nel colore, eppure denunciano una forza e un rigore costruttivo che non è facile raggiungere e che denotano una piena maturità.

Con tutto cuore ti auguro, caro Goffredo, il successo che meriti anche se viene dopo tanti anni di lotte e di amarezze che io ben capisco.

Ti abbraccio con vero affetto il tuo vecchio maestro che chiamavate

Papà Notte